Temperatura corporea e omotossicologia
Secondo l’ omotossicologia la temperatura corporea corretta è preferibile derivi dalla guarigione del soggetto che produce febbre e non dall’ abbassamento farmacologico della febbre. La temperatura corporea elevata è una risposta regolativa dell’organismo a stimoli endogeni o esogeni caratterizzata dalla forte attività immunologica di diefesa. Come ogni risposta fisiologica, la temperatura corporea elevata è indotta da precisi segnali del sistema nervoso centrale, la cui funzione principale consiste in regolazione e sopravvivenza. La temperatura corporea elevata non avviene per difetto del sistema, ma perchè il sistema la ritiene necessaria.
Negli esseri umani la temperatura normale è comunemente considerata di 36,8°C, tuttavia questo è un valore esprime solo una certa probabilità. Oltre alla variabilità individuale bisogna anche tenere conto che li valori misurati fluttuano normalmente durante il giorno, con il livello più basso il mattino alle 4 e col più alto la sera alle 18. Questa fluttuazione è denominata ritmo circadiano della temperatura corporea. Molti altri altri fattori determinano fluttuazioni del valore normale della temperatura corporea: il lavoro muscolare, le mestruazioni, l’ovulazione, l’ambiente esterno, la stagione, la riproduzione, le attività metaboliche, lo status endocrino, le emozioni, l’entusiasmo. La febbre può essere anche una risposta alla malattia. Le reazioni chimiche che consentono la vita possono avvenire solamente entro un determinato intervallo di temperatura. Laf ebbre che accompagna le malattie è pertanto parte dei meccanismi di difesa dell’organismo, in quanto a temperature più elevate avvengono miglioramenti rilevanti della sopravvivenza:
1) aumento delle difese immunitarie
2) inibizione della replicazione di batteri e virus
3) implementazione dei processi di riparazione e rimodulazione dei tessuti
Quando si ha la temperatura corporea elevata tutto l’organismo è proteso a guarire e fisiologicamente non si ha bisogno di mangiare, di muoversi, di agire o di prendere decisioni. Generalmente contrastare la temperatura corporea elevata in terapia senza chiedersi se ciò aiuta veramente il malato, non è certamente una strategia particolamente perspicace. Purtroppo questa è diventata una prassi paradossalmente proprio nei paesi caratterizzati dai sistemi sanitari più evoluti. Trattare farmacologicamente la temperatura corporea elevata è sicuramente indicato in casi particolari come in quei bambini piccoli che manifestano rischio di convulsioni se hanno temperatura corporea elevata elevata. Altrettanto necessitano di trattamento farmacologico malati particolarmente deboli che evidenziano un grave disagio dalla elevazione della temperatura corporea elevata. I farmaci contro la temperatura corporea elevata sono denominati antipiretici. Secondo l’ omotossicologia la temperatura corporea elevata è parte del processo di guarigione del soggetto. Le malattie si esprimono in sei fasi di successiva gravità codificate nella tavola di Reckeweg. La temperatura corporea elevata annuncia il tentativo dell’organismo di condurre l’evoluzione clinica verso fasi meno impegnative e dunque verso la salute. L’ omotossicologo chiama questo processo positivo la vicariazione regressiva. La terapia omotossicologica delle malattie in fase infiammatoria si avvale di drenaggi e attivatori della funzione emuntoriale. Il paziente viene indotto tramite rimedi naturali e non tossici ad attivare il lavoro metabolico di “pulizia” dalle omotossine. La omotossicologia e una terapia di regolazione. Pertanto i drenaggi omotossicologici più efficaci sono orientati verso organi sani. Solo gli organi sani infatti possono prendersi carico di lavorare un carico omotossico eccessivo salvaguardando gli organi impegnati da patologia e di conseguenza già implicati in un blocco della loro funzione specifica. Ai drenaggi di omotossicologia si associano rimedi biologici con funzione modulanti la risposta infiammatoria. Come in molte medicine non convenzionali però una terapia basata su rimedi antifebbrili non solo esula dal metodo corretto, ma rischia anche di essere francamente poco significativa di risultato.
La conoscenza corretta del funzionamento e delle basi metodologiche sono la premessa per il loro impiego. I rimedi omotossicologici adottati sono formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. attraverso le mucose La medicina omotossicologica possiede anche una vasta gamma di rimedi iniettabili. L’ omotossicologia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative. La metodica associa l’agopuntura con la medicina omotossicologica in un unico atto medico e consiste nella infiltrazione di rimedi appositamente formulati, su punti di agopuntura coerenti con lo scopo del trattamento. Si tratta di una forte stimolazione in medicina alternativa, che non disperde la caratteristica elevata tollerabilità biologica, apprezzata dai medici che la praticano e dai loro pazienti.La terapia può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine.
La medicina omotossicologica, anche se priva di effetti collaterali è comunque somministrata sempre da un medico L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che la praticano predisposto dall’ordine sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La medicina omotossicologica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello,