Disintossicazione e omotossicologia
Per disintossicazione si intendono svariate tecniche funzionali a rimuovere tossine entrate in vario modo nell’organismo umano. La medicina convenzionale concentra la definizione di disintossicazione alle intossicazione acute, dipendenze o avvelenamenti. Le Medicine Non Convenzionali, MNC si occupano al contrario prevalentemente di intossicazioni croniche, ovvero del carico di sostanze estranee alla vita orgagnica, che solo gradualmente e lentamente sviluppano danni biologici significativi. L’ambiente nel quale vive l’uomo è stato radicalmente modificato negli ultimi 100 anni da dissennate attività chimiche svolte con scopo prevalentemente malevolo. Le attività chimiche e batteriologiche svolte durante il primo conflitto mondiale, costiuiscono uno spartiacque tra un mondo sostanzialmente in equilibrio con la natura e quanto osserviamo oggi intorno a noi. Non sono solo le molteplici attiità belliche sul pianeta ad aver disseminato tossine nell’ambiente. Attività chimiche svolte con infiniti obiettivi tutti riassumibili come becero lucro, hanno violato e violano i limiti della natura, costituendo di fatto un potente fattore di rischio per la salute.
Le tecniche di disintossicazione nel campo delle MNC sono multeplici e ognuna di queste ha sue caratteristiche specifiche. Molte piante medicinali sono caratterizzate da effetti drenanti, ovvero attivano gli organi emuntori e facilitano la fuoriuscita di tossine dall’ organismo nel quale si sono inserite. La dieta è un elemento importante per la disintossicazione perchè il cibo processato è una fonte inesaurbile di carico tossico. Anche carichi anomali di cibo sano possono però divenire una tossina per l’organismo che è costretto ad assumerli, Le attività di bonifica ambientale sono anche una parte rilevante del processo salute ottenuto per disintossicazione. Nessun organismo può infatti essere maggiormente pulito dell’ ambiente nel quale vive. Una categoria particolarmente subdola di tossine sono quelle connesse ad attività emotiva mentale scomposta. I canoni di sopravvivenza economica in uno mondo globalizzato sono caratterizzate dalla più totale mancanza di rispetto per la vita umana sopratutto quella dei bambini. Lo stress a cui sono sottoposte molte e intere popolazioni produce tossine endogene, ovvero la elevazione o la mancanza di sostanze che a dosaggio corretto sarebbero parte della vita organica. Indurre sofferenza emotiva e mentale contribuisce all’enorme intossicazione di cui soffre l’attuale umanità. L’omotossicologia si inserisce in modo importante nei processi di disintossicazione, perchè consente di aver in molte circostanze un aiuto nella gestione delle malattie, che non richiede introduzione di chimica nell’organismo nel malato.
L’ omotossicologia costituisce un metodo naturale di stimolare le capacità drenanti del paziente a promuovere la propria omeostasi. Un organismo che elimina efficacemente le tossine esogene ed endogene acquisisce una maggiore capacità omeostatica e pertanto facilità la propria guarigione. Inoltre la modulazione delle funzioni ottenuta tramite piccoli stimoli non produce effetti piccoli, ma regolazione biologica. L’ omotossicologia vanta nei confronti dell’omeopatia classica una maggiore modernità nei tempi di lavorazione di un evento clinico e sopratutto una validazione dei rimedi secondo standard e metodo accettati. L’obiettivo del trattamento omotossicologico e la riattivazione tramite rimedi efficaci della capacità di ogni paziente nel promuovere la propria salute. L’omotossicologia si sviluppò nel secolo scorso, grazie all’opera del medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, come ponte tra l’omeopatia classica e la medicina convenzionale. Il suo contributo alla medicina consiste in un modello scientifico di malattia a evoluzione fasica e la formulazione di un elevato numero di rimedi. Reckeweg con l’ omotossicologia descrive le malattie di cui soffre e ha sofferto ogni paziente mai come entità cliniche tra di loro separate. L’ omotossicologia invece le valuta come l’espressione sequenziale della lotta costante di ogni organismo vivente contro le tossine, per il mantenimento dell’ omeostasi. L’essere umano produce malattie solo apparentemente diverse, ma in realtà intimamente connesse al carico patologico di tossine e alla sua capacità biologica di gestirle. Il metodo di unificare tutte le malattie di un paziente in una progressione biologica sensata è sicuramente il primo dei lasciti di Reckeweg ai posteri.
Dott.Fabio Farello , Omotossicologia a Roma