Diabete tipo 2 e omotossicologia
L’ omotossicologia svolge un ruolo coadiuvante nel diabete per il drenaggio e favorendo l’omeostasi del paziente. Il diabete mellito è denominato tale per la qualità delle urine che contengono grandi quantità di zucchero e sono dunque “dolci”. Si distingue il diabete primario ovvero la malattia, dal diabete secondario che invece è un sintomo di un’altra malattia non diabetica. Il diabete primario si distingue invece in un tipo 1 a patogenesi autoimmune e un tipo 2 alimentare e familiare. Il diabete mellito di tipo 2 è un disordine metabolico caratterizzato dall’alta concentrazione del glucosio nel sangue e da insulinoresistenza.
Si riscontra nel diabete tipo 2 anche una familiarità e dunque si presuppone una predisposizione genetica. Determina però questa malattia l’azione svolta dai glucocorticoidi, soprattutto dal cortisolo, che inibiscono l’azione dell’insulina e rendono le cellule poco permeabili al glucosio. Tra i fattori che favoriscono il diabete tipo 2 sono da considerare le abitudini alimentari, l’obesità, la sedentarietà e l’età avanzata. Due condizioni provocano la malattia attraverso sia l’alterazione della secrezione d’insulina, sia la ridotta sensibilità alla stessa dei tessuti bersaglio.
Sul piano emozionale si osserva un risentito nei pazienti con diabete, caratterizzato dalla necessità di resistere a un insulto reale o immaginato. Il senso dell’elevazione corporale della glicemia è funzionale a garantire biologicamente resistenza fisica. Il risentito emotivo però non culmina spesso nella conflittolisi, rendendo la risposta biologica iperglicemica non produttiva di un comportamento corporale efficiente e conclusivo. L’obesità viscerale riveste un ruolo nello sviluppo della resistenza all’insulina. Il tessuto adiposo è, infatti, in grado di produrre una serie di sostanze che concorrono allo sviluppo della patologia. Il tessuto adiposo è anche sede di uno stato d’infiammazione cronica a bassa intensità, che rappresenta una fonte di mediatori chimici, che aggravano la resistenza all’insulina. Di conseguenza, i markers d’infiammazione, sono spesso elevati. La terapia convenzionale di questa forma di diabete si avvale della dieta e della somministrazione di antidiabetici orali. Nelle forme più gravi si può somministrare anche l’insulina.
L ‘omotossicologia non rappresenta la terapia per il diabete mellito di tipo 2, ma può coadiuvare al trattamento migliorando l’omeostasi del paziente e drenandolo. Una buona anamnesi e una visita medica sono essenziali soprattutto per valutare altre patologie organiche concomitanti e il risentito emozionale del paziente. Secondo l’ omotossicologia la malattia è interdipendente dall’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine omotossine include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto ecc. Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico necessario per la preparazione dei comportamenti e delle funzioni biologiche. Tale impegno biochimico è produttore di scorie residue da eliminare. I campi emozionali espressi dal paziente con diabete sono inoltre connessi a un’elevazione dei mediatori chimici delle emozioni quali il cortisone, fondamentale nella comprensione della risposta glicemica. Tutte le omotossine devono essere gestite metabolicamente. Quando la loro gestione complessivamente supera un livello di soglia critico, l’organismo ha una maggiore difficoltà nel garantire i complessi meccanismi nella regolazione della glicemia. Un diabetico può essere affetto anche da una seconda patologia organica, non direttamente legata al diabete ma ugualmente impegnativa per l’omeostasi e la gestione delle omotossine prodotte. Il trattamento con omotossicologia si avvarrà pertanto di rimedi con funzione drenante le omotossine. Questi ultimi saranno generalmente associati ad altri rimedi di omotossicolgia indicati per modulare l’espressione emozionale. Infine sono parte del protocollo di terapia rimedi specifici per le eventuali patologie organiche concomitanti al diabete.
La conoscenza del funzionamento e delle basi metodologiche della medicina omotossicologica sono la premessa per il uno corretto impiego del metodo. I rimedi adottati sono formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. attraverso le mucose L’ omotossicologia possiede anche una vasta gamma di rimedi iniettabili che estrinsecano un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative, contribuendo a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine. L’ omotossicologia iniettabile è uno strumento adottato per la cura dei pazienti privo di effetti collaterali degni di nota. Prescrivere e somministrare questa terapia è atto medico in Italia. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano sia agopuntura, sia la medicina omotossicologica, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale , ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello
Diabete