MCS Sensibilità chimica multipla
La sensibilità chimica multipla, in inglese Multiple Chemical Sensitivity MCS è una condizione del paziente caratterizzata da una ridotta tolleranza verso sostanze chimica, presenti nell’ambiente nei farmaci e negli alimenti. La sensibilità chimica multipla MCS è oggetto di dubbi e controverse e non pochi medici rifiutano di riconoscerla come patologia. Anche riguardo all’eziologia è acceso un dibattito nel quale sono discusse cause a proposito d’infezioni virali, esposizione ambientale a tossici, alimentazione addizionata da chimica, esagerata assunzione di farmaci e stress. La diagnosi di MCS è applicata a persone che presentano sintomi allergici non altrimenti spiegabili.
Alcuni ricercatori ipotizzano che il corpo umano possa venire nel tempo saturato dalla continua esposizione a piccole dosi di prodotti chimici, fino a quando la sua tolleranza a essi sarebbe annullata, creando una condizione in cui anche un ulteriore anche minimo contatto con prodotti chimici sia in grado di scatenare reazioni non più proporzionali alle dosi di tale contatto.
I pazienti cui è stata diagnosticata una sensibilità chimica multipla MCS soffrono di disturbi veramente variabili e non necessariamente specifici. Associati alla MCS si osservano in modo non regolare: difficoltà respiratorie, dolori toracici, asma, dermatiti da contatto, orticaria, emicrania, campi emozionali perturbati, nausea, indigestione, bruciore di stomaco, vomito, diarrea, dolore ai muscoli, dolore alle articolazioni, astenia e vertigini. Tali sintomi pongono la sindrome da sensibilità chimica in una relazione con la fibromialgia e con la sindrome da fatica cronica. Un’ipotesi da verificare porrebbe tutte e tre le patologie indicate in relazione ad un’unica situazione patologica del paziente che si esprime nel singolo caso con prevalenze sintomatologiche soggettive. La medicina convenzionale si avvale nel trattamento di farmaci sintomatici e protocolli di trattamento farmacologico sono oggetto di controversie ancora maggiori di quelle inerenti alla patologia. Trattare una sensibilità chimica con farmaci appare infatti a dir poco incoerente. Non di meno alcuni medici prescrivono i farmaci anti-depressivi. In alcuni casi di MCS questa strategia terapeutica ha prodotto un giovamento, ma una validità generale di questi trattamenti è ancora da stabilire.
Per molti disturbi connessi alla MCS, sensibilità chimica multipla, si può ricorrere al trattamento con omotossicologia proprio per alleviare un disagio senza somministrazione di farmaci. Premessa per l’inserimento dei pazienti con MCS, sensibilità chimica multipla in protocolli di terapia omotossicologia è l’assenza di una sensibilità chimica specifica per le LOW DOSE o microdosi presenti nei rimedi omotossicologici. Sebbene si tratti di un’evenienza piuttosto rara non di meno, richiede essere esclusa. I rimedi omotossicologici hanno tra altre la finalità di favorire la gestione delle omotossine implicita nella vita stessa. La riattivazione degli emuntori o il drenaggio della matrice, favoriscono l’eliminazione delle tossine prodotte eo assimilata del malato.
I rimedi dell’omotossicologia aumentano i processi di regolazione ovvero implementano la capacità del soggetto di ripristinare e mantenere la propria salute. I rimedi omotossicologici non sono dunque concepiti solo a livello sintomatologico. Al contrario la loro composizione è sopratutto orientata alla situazione disregolativa che ingenera la malattia. Con rimedi concernenti il metabolismo cellulare, all’attivazione degli emuntori e al drenaggio connettivale, sono implicate anche le cause del sintomo. Un ampio numero di rimedi per personalizzare la terapia, nel contesto di una tecnica che non mira alla semplice soppressione del sintomo, assume il significato di una terapia di regolazione. L’omotossicologia sollecita l’organismo all’eliminazione di tossine e omotossine, impegnanti il connettivo o altri tessuti del malato, ripristinando la sua omeostasi. La omotossicologia è prescritta e applicata da un medico esperto. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omotossicologia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La omotossicologia nei bambini non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Omotossicologia a Roma
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