Artrite reumatoide e omotossicologia iniettabile
L’ artrite reumatoide merita trattamento con omotossicologia iniettabile per contenere l’infiammazione cronica senza effetti collaterali. La metodica associa l’agopuntura con la medicina omotossicologica in un unico atto medico e consiste nella infiltrazione di rimedi appositamente formulati, su punti di agopuntura coerenti con lo scopo del trattamento. Si tratta di una forte stimolazione in medicina alternativa, che non disperde la caratteristica elevata tollerabilità biologica, apprezzata dai medici che la praticano e dai loro pazienti. L’ artrite reumatoide è una poliartrite infiammatoria cronica causata da processi autoimmuni. Si differenzia dall’artrosi sopratutto per la fenomenologia autoimmune. Sono più colpite dall’ artrite le donne e il numero dei casi aumenta con l’età. La sinovia, una membrana di origine mesenchimale è il bersaglio dei processi autoimmuni dell’artrite reumatoide. In una prima fase della malattia cresce in spessore e comincia a erodere perifericamente la cartilagine. Arrivata successivamente a contatto con l’osso, erode anche questo. Generalmente l’ artrite reumatoide coinvolge le piccole articolazioni in particolare le mani. Quando l’infiammazione coinvolge i tendini e allora si avranno manifestazioni cliniche diverse: “il dito a collo di cigno”, “il dito a bottone in occhiello” oppure “dito a martello”. L’ artrite reumatoide è una malattia sistemica, quindi può coinvolgere anche altri organi e apparati. Tipici sono i noduli reumatoidi, superficiali o profondi, che possono formarsi anche a livello polmonare. Ci può essere fibrosi polmonare, pleurite o pleuropericardite. Si chiamano malattie autoimmuni quelle denotate dalla produzione di anticorpi contro lo stesso organismo affetto dalla malattia. Nell’ artrite reumatoide che appartiene alle malattie autoimmuni, l’infiammazione cronica è associata a un’alterazione neuroendocrina che impedisce il suo estinguersi. Un deficit nella risposta dell’asse immunoendocrino determina la difficoltà a ridurre l’attività infiammatoria in corso. La condizione è complessa perché oltre l’insufficienza della secrezione del cortisolo come risposta a stressors si evidenzia anche un’inerzia nel ripristino dei suoi livelli basali. Questa caratteristica è denominata perdita della ritmicità circadiana dell’asse neuroimmunoendocrino.
Le forme autoimmuni sono quindi caratterizzate, indipendentemente dalla causa scatenante dello stato infiammatorio, dall’inadeguatezza della reazione neuroimmunoendocrina a contenere ed eventualmente estinguere la flogosi, con la conseguenza di giungere al danno dei tessuti sani. I pazienti con artrite reumatoide evidenziano però anche un quadro emozionale spesso coincidente con la loro condizione somatica. Il paziente autoimmune sul piano emotivo non è spesso in grado di aggredire i suoi consimili per difendere se stesso e i propri interessi. Il paziente si trova emotivamente predisposto ricorrere a comportamenti lesivi del proprio interesse o benessere. Il campo emozionale descritto è denominato ipocollera.
Per la diagnosi di artrite è importante anche la positività per circa l’80% dei pazienti del fattore reumatoide determinabile tramite analisi in laboratorio. Un ulteriore marcatore l’anticorpo anti-peptidi ciclici citrullinati. La VES e PCR sono generalmente positive anche se non sufficientemente specifiche. Il trattamento convenzionale dell’ artrite reumatoide è a base farmacologica. Si somministrano farmaci sintomatici, cioè FANS e corticosteroidi e farmaci antireumatici ovvero modificanti la malattia. È possibile anche usare la fisioterapia per alleviare gli effetti sulla mobilità e sul dolore. Da valutare in alcuni casi di malattia autoimmune è il ricorso alla psicoterapia.
Nel campo della medicina biologica l’ omotossicologia può integrare il trattamento dell’ artrite reumatoide. L’ omotossicologia non rappresenta una terapia sintomatica dell’ artrite reumatoide, ma può essere impegnata in un trattamento intregrato per la gestione delle problematiche fisiche ed emozionali che accompagnano la patologia. Una buona anamnesi e una visita medica sono essenziali soprattutto per valutare il paziente sul piano fisico e per il risentito emozionale da lui espresso. Secondo l’ omotossicologia la malattia è interdipendente dall’incessante lotta che ogni organismo vivente compie per la gestione delle omotossine. Il termine omotossine include le sostanze tossiche provenienti dall’esterno dell’organismo e assunte dallo stesso in vario modo: alimentazione, respirazione, contatto ecc. Altrettanto parte delle omotossine sono i metaboliti connessi al complesso lavoro biochimico necessario per la preparazione dei comportamenti e delle emozioni. Anche tale impegno biochimico è produttore di scorie residue da eliminare.
Lo stress ossidativo tipico dell’ artrite reumatoide inoltre è intimamente interconnesso alla gestione delle omotossine. Anche lo stress emozionale del paziente e le connesse reazioni neuroimmunoendocrine sono fondamentali nella comprensione dell’artite. In ogni caso le omotossine prodotte o introdotte in un organismo devono essere gestite ed eliminate. Queste sostanze non bastevolmente gestite possono depositarsi anche a livello articolare alterando la tolleranza immunitaria. Quando la loro gestione complessivamente supera un livello di soglia critico, l’organismo ha inoltre una maggiore difficoltà nel garantire i complessi meccanismi della regolazione immunitaria. Un paziente affetto da artrite reumatoide può essere affetto anche da patologie organiche concomitanti, altrettanto impegnative per la gestione complessiva delle omotossine prodotte. Il trattamento omotossicologia della artrite reumatoide si avvarrà pertanto di rimedi con funzione drenante le omotossine. Questi ultimi saranno generalmente associati ad altri rimedi omotossicologia indicati per modulare l’espressione emozionale. Infine sono parte del protocollo di terapia rimedi specifici per le eventuali patologie organiche concomitanti.
L’obiettivo della terapia omotossicologia nell’ artrite reumatoide è il miglioramento dello stato generale del paziente, elevando la sua omeostasi e il suo equilibrio emozionale. Tale condizione non è certo sinonimo di guarigione, ma favorisce il decorso della malattia e permette una gestione integrata del paziente.
La conoscenza del funzionamento e delle basi metodologiche della medicina omotossicologica sono la premessa per il uno corretto impiego del metodo. I rimedi adottati sono formulati generalmente in compresse o gocce perlinguali. L’assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. attraverso le mucose L’ omotossicologia possiede anche una vasta gamma di rimedi iniettabili che estrinsecano un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative, contribuendo a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica e favorisce il drenaggio delle omotossine. L’ omotossicologia iniettabile è uno strumento adottato per la cura dei pazienti privo di effetti collaterali degni di nota. Prescrivere e somministrare questa terapia è atto medico in Italia. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano sia agopuntura, sia la medicina omotossicologica, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale , ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello