Bronchiolite e omotossicologia
L’ omotossicologia coadiuva la terapia della bronchiolite nei bambini per il drenaggio delle tossine e per regolarizzare il sistema neurovegetativo. L’ omotossicologia consente in un trattamento congiunto di contenere la somministrazione di farmaci al minimo indispensabile a beneficio dei bambini affetti. La bronchiolite è un’infiammazione acuta dei bronchioli, che impegna generalmente lattanti e bambini piccoli. I disturbi più comuni della bronchiolite sono i rumori e sibili durante la respirazione. I bambini con bronchiolite possono evidenziare anche dispnea accentuata, tosse ansimante, tachicardia ed irritabilità.
Il quadro sintomatologico che ne deriva è comunque variabile, in funzione della sensibilità del soggetto, dell’età e dallo stato di salute dello stesso. La bronchiolite inizia spesso come una semplice infezione a delle vie aeree superiori con secrezione, bruciore nasale e febbre. In seguito l’ infezione scende verso i polmoni impegnando i bronchioli. Da due a cinque giorni dopo l’esordio, i bambini lamentano tosse, sibili, dispnea e respiro accelerato. La mancanza di una bastevole ossigenazione può determinare cianosi, condizione per la quale il volto dei bambini affetti tende ad assumere una colorazione bluastra. I disturbi del sonno, l’alterazione emozionale, la nausea ed il vomito possono essere ulteriori sintomi connessi con la bronchiolite dei bambini, verso i quali è indicato associare ai farmaci una terapia con omotossicologia.
Con una terapia corretta la bronchiolite tende a regredire in pochi giorni. Bambini affetti però da altre patologie concomitanti r\o da deficit immunitari sono potenzialmente a rischio di complicazioni, come la polmonite. La diagnosi nei bambini è clinica; si consolida però sempre con l’ascultazione e la radiografia del torace. Quando la respirazione fosse impegnativa e il tasso di saturazione di ossigeno raggiungesse il 92-94%, i bambini con bronchiolite sono da ricoverare in ambiente ospedaliero. La cura farmacologica impegna i broncodilatatori, antivirali e in caso di superinfezione gli antibiotici. Nella bronchiolite dei bambini è altrettanto importante favorire il riposo e provvedere ad un corretto ricambio idrico, per alleviare i sintomi e favorire la guarigione.
L’ omotossicologia è stata ideata e sviluppata in era preantibiotica riuscendo all’epoca a trattare con discreto successo infezioni anche gravi. Con la scoperta dei farmaci ad azione antibiotica e antivirale però il ruolo dell’ omotossicologia nella medicina moderna è stato prima ridimensionato e in seguito mutato nelle indicazioni. L’ omotossicologia oggi non è impiegata da sola nel trattamento delle infezioni gravi, ma si associa a trattamento convenzionale costituendo un supporto importante per il benessere dei bambini e per la gestione integrata delle complicanze. Il ruolo moderno e rilevante dell’ omotossicologia nelle infezioni è in relazione al trattamento delle componenti neurovegetative e emozionali implicate.
I rimedi di omotossicologia adottati per la cura dei bambini hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omotossicologia possiede oltre la compressa e le gocce tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, incluse le fiale per inalazione particolarmente utili in caso di bronchiolite. La somministrazione di rimedi per massaggio su punti di agopuntura è una variante di terapia importante che l’omotossicologo può facilmente insegnare ai genitori perchè provvedano in tal senso.
La medicina omotossicologica, anche se priva di effetti collaterali è comunque somministrata sempre da un medico L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che la praticano predisposto dall’ordine sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La medicina omotossicologica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello,